Biografia

Fausto Maria Liberatore (Lucca, 17 dicembre 1922 – Lido di Camaiore 22 marzo 2004) inizia a dipingere molto presto, intorno ai quindici anni. Il “mestiere” di pittore, come scelta fondamentale, avviene però solo nel 1941, al ritorno a Lucca dalla Libia, in piena guerra. Impara gli elementi essenziali nello studio del pittore-scultore Codino e continua a dipingere nel lungo periodo di clandestinità, sino alla Liberazione. Appena terminata la guerra, Liberatore “incontra” lo scrittore Enrico Pea che gli sarà maestro ed amico. Attraverso Pea arricchisce i suoi interessi culturali: entra in contatto con Carrà, De Grada e Treccani, i quali gli organizzano la sua prima importante mostra personale a Milano sdoganandolo, in qualche modo, da un certo provincialismo. E’ a Viareggio che conosce Anna che sposerà e dal cui matrimonio nasceranno sei figli. Anna gli sarà compagna e modella fino alla sua prematura scomparsa nel 1976. In quegli anni la sua attività artistica s’intreccia sempre più con l’impegno alla partecipazione della vita politica e civile del Paese tanto che, nel 1958, viene eletto deputato nelle file dell’allora PCI. Nel 1963 si libera dagli impegni politici più gravosi e si dedica alla pittura. Scelta che Liberatore fa senza rinnegare assolutamente il suo passato di attivista politico, ma che ritiene improcrastinabile per potersi dedicare al suo vero “mestiere”: quello del pittore. Nel 1963 il Premio Letterario Viareggio gli organizza una mostra che sancirà in maniera definitiva il passaggio alla vita piena d’artista. Negli anni ’70 la sua vita artistica si arricchisce di due importanti amicizie, quella con Franco Russoli e quella con Raffaele Carrieri. La biografia di Liberatore è segnata dalla sua attività, dal calendario delle mostre tenute nelle principali città italiane, dal suo sforzo di esercitare il mestiere di pittore senza mai estraniarsi dalle cose che ama, dal suo impegno e partecipazione alla vita umana e civile.